Un racconto contro la guerra
Un mio racconto del 2004 che richiama quanto sta accadendo in Ucraina
Gaetano Taverna 05/03/2022 0
Nel settembre 2004 scrissi il racconto Due per la strada ispirato alla tragedia del massacro nella scuola di Beslan del 3 settembre del 2004. Una tragedia che richiama purtroppo le violenze contro i civili di questa assurda guerra in Ucraina, una guerra voluta dalla Russia che sta provocando vittime anche tra i bambini.
Non possiamo sapere al momento come andrà a finire, né riusciamo a immaginarlo. Quello che sappiamo è che il mondo non sarà più lo stesso.
Siamo stati colpiti prima da una pandemia terribile e ora abbiamo questa guerra che per certi versi è peggio.
Il virus si può combattere, la follia e la violenza umana, no.
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Gaetano Taverna 21/04/2021
Videopresentazione del romanzo Il volo dell'odio
Un breve video in cui presento il mio ultimo romanzo "Il volo dell'odio", edito da Edizioni Il Vento Antico.
La citazione è tratta da un telefilm degli anni '60, della serie "Ai confini della realtà", Episodio 26, dal titolo “Io sono la notte: colorami di nero”.
«Una malattia conosciuta col nome di odio. Non è un virus, né un microbo, né un germe. Ma nonostante questo è una malattia anche altamente contagiosa, con effetti mortali. Non la cercate ai confini della realtà, cercatela nello specchio. Trovatela prima che la luce vada via del tutto.»
Gaetano Taverna 10/02/2022
Il canto di Miranda
La Turandot di Giacomo Puccini fa da sfondo a questo racconto che scrissi qualche anno fa e che ora mi fa piacere condividere qui. Buona Lettura !
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Gaetano Taverna 15/05/2021
Il volo dell'odio: il Booktrailer
«Per farla breve, cosa ti ha spinto a diventare un criminologo?»
Padre Soriani incrociò gli occhi chiari del vescovo.
«Non è semplice rispondere. Magari la risposta è nella natura stessa della nostra missione, nel lavoro quotidiano che svolgiamo in nome di nostro Signore Gesù Cristo per la salvezza eterna di tutte le anime. Spesso però incontriamo sulla nostra strada delle anime inquiete e non basta conoscere la psicologia che c’è dietro ai loro gesti, alla loro vita. Per poterle davvero salvare, è necessario conoscere il dolore, il male, la sofferenza e conoscere cosa le ha portate a compiere determinate azioni. D’altronde, come diceva Kahlil Gibran, per arrivare all'alba non c'è altra via che la notte.»