Si chiude un capitolo

È tempo di chiudere un capitolo importante della mia vita e di voltare pagina

Gaetano Taverna 21/12/2022 0

Come autore mi è sempre piaciuta l’idea che la vita di ciascuno possa essere rappresentata in un libro. Un libro composto da tanti capitoli all’interno dei quali sono presenti diversi episodi, alcuni a lieto fine, altri meno.

E per quanto mi riguarda, uno di questi capitoli, forse quello più corposo, si sta concludendo. Mi riferisco al capitolo relativo all’attività professionale visto che dal 1 gennaio 2023, dopo 42 anni di lavoro, ne aprirò un altro come pensionato.

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Gaetano Taverna 16/09/2021

Drammi oltre il Covid

Della serie “siamo talmente concentrati sulla foresta, che stiamo perdendo di vista il singolo albero”: è evidente come in Italia la lotta al Covid stia prendendo la scena a drammi che quotidianamente, in maniera spietata, accadono in Italia.

Drammi causati da azioni umane, spesso volute, premeditate; oppure dalla mancanza di sicurezza.

Drammi le cui vittime sono donne innocenti, vittime di uomini possessivi, non folli, ben inteso, ma pienamente coscienti delle loro azioni.

E drammi le cui vittime sono lavoratrici e lavoratori vittime della superficialità sulla sicurezza nel lavoro.

Sul sito FemminicidioItalia.info è riportato il terribile elenco aggiornato dei femminicidi in Italia e quelli degli anni precedenti, ma gli atti di violenza sulle donne, quelle situazioni che spesso non vengono neanche denunciate, non credo che potremo conoscerne davvero l'entità.

L'Osservatorio Nazionale di Bologna sulle morti sul lavoro è l'unico sito che monitora in tempo reale le vittime sul lavoro: CadutisulLavoro.blogspot.com.

Non so, ma a differenza del Covid, dove, giusto o sbagliato, un piano di azione è stato comunque istituito e lo si sta portando avanti, per i drammi di femminicidio e vittime sul lavoro, vedo purtroppo tanta rassegnazione passiva.

Forse mi sbaglio, ma non credo più di tanto.

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Gaetano Taverna 24/02/2021

Stop al femminicidio

Oltre al bollettino di guerra giornaliero sul Covid, dovrebbe essere pubblicato giornalmente un altro bollettino di guerra, più grave, più terribile, perché non dipendente dagli effetti di un virus, ma dalle azioni di uomini: i femminicidi e gli atti di violenza contro le donne.

Sul sito FemminicidioItalia.info è riportato il terribile elenco aggiornato dei femminicidi in Italia e quelli degli anni precedenti, ma gli atti di violenza sulle donne, quelle situazioni che spesso non vengono neanche denunciate, non credo che potremo conoscerne davvero l'entità.

C'è chi dice che sia un problema che deriva dall'educazione (famiglia di origine, scuola), dalla cultura (la cultura della violenza, del possesso, dell'uomo forte in contrapposizione alla donna debole), dalle tensioni sociali (isolamento, problemi di lavoro), e via dicendo. Forse è un po' tutto questo, ma non si può ridurre a una mera analisi socio-psicologica una situazione che è sempre più grave.

Io non sono nessuno, ma sono un uomo e come tale prendo posizione contro gli atti di violenza sulle donne. Di recente ho seguito in tv l'intervista di una scrittrice che denunciava il silenzio degli uomini. É vero, aveva ragione: finora le poche iniziative di sensibilizzazione sono sempre state avviate da donne, a volte anche le stesse che hanno subito degli atti di violenza.

Il silenzio degli uomini rischia di renderci complici e io non lo voglio essere, nè lo sarò mai!

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Gaetano Taverna 19/12/2020

Il calore di un abbraccio

Paulo Coelho, nel suo libro Aleph, scrive: "quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita".

Il Covid ci sta colpendo anche costringendoci a non avvicinarci, a non parlarci, a non abbracciarci.
Tutto questo modo di relazionarci a distanza (contatti, riunioni, lezioni, esami, smart working), questo rimanere distanti salutandoci con un leggero movimento della testa, con il gomito, con i piedi, con i messaggi, ecc., sta pesando molto, almeno a me, e ci sta isolando.

Nulla potrà mai sostituire il calore di un abbraccio, di una carezza, di un bacio, di una risata in compagnia, di un incontro.
E tornando alla citazione di Coelho, la mancanza di abbracci non ci sta facendo guadagnare giorni di vita.

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