Le Aquile Randagie

Si facevano chiamare Aquile Randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano e Monza che svolgevano attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Una legge (la n. 5 del 9 gennaio 1927), una delle cosiddette Leggi Fascistissime, aveva decretato infatti lo scioglimento dei Reparti Scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti, e l'obbligo di inserire l'acronimo ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolto lo scautismo il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri.

La nascita delle Aquile Randagie

La legge n. 5 art. 3 (9 gennaio 1927) dell'Opera Nazionale Balilla (ONB) decreta lo scioglimento dei Reparti Scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti e obbliga ad apporre, ai restanti, le iniziali ONB sulle proprie insegne.
Il 24 gennaio il S. Padre Pio XI con suo chirografo scioglie egli stesso i Reparti ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), citando il Re Davide (2 RE 24,14): "Se dobbiamo morire sia per mano vostra, o Signore, piuttosto che per mano degli uomini".

Il 9 aprile 1928 il Consiglio dei Ministri modifica la legge ONB che col decreto n. 696, firmato dal capo del Governo Mussolini e dal Re, dichiara soppresso lo Scautismo. Nell’ultima udienza all'ASCI in Arcivescovado, tra le lacrime, alla presenza del Card. Tosi, sono simbolicamente deposte sull'altare e consegnate "le fiamme" dei Reparti milanesi.
Ma se è soppresso lo Scautismo, alcuni Capi sono decisi a serbare fede alla "Promessa" e alla "Legge". Giulio Cesare Uccellini Capo del MI II, che prenderà il nome di Kelly durante la resistenza, e Andrea Ghetti Scout del MI XI, detto Baden, che definisce così la clandestinità delle Aquile Randagie: "Il movimento Scautistico clandestino nella mentalità di Kelly aveva un duplice scopo: mantenere l'idea di personalità, di libertà, di autonomia, di fraternità e preparare i quadri per il momento della ricostruzione; avere una forza propria di resistenza ideologica per impedire ai giovani di accettare una sola visuale della vita, della storia, della politica. Il valore di questo sta nel fatto che furono dei ragazzi a dire NO al fascismo quando tutti si piegavano e nonostante le denunce con interrogatori alle sedi fasciste e alla Questura, il nostro NO rimaneva intatto".
Iniziando così il periodo della Giungla Silente, ha origine il primo gruppo cattolico antifascista composto mediamente da 20-25 iscritti perché man mano che crescono devono partire per i vari fronti militari. Fare Scautismo in divisa vuol dire amare totalmente il metodo, avere convinzioni salde, coraggio per affrontare le conseguenze giuridiche come l'arresto dei genitori, la perdita dei vari benefici del Fascio: che per gli adulti significava come minimo la perdita del posto di lavoro e per i giovani l’esclusione dalla scuola, per tutti il sopruso e la violenza, anche fisica, delle squadre fasciste. Le Aquile Randagie sono senza sede e le informazioni per le uscite intere o pomeridiane della domenica sono lasciate in alcuni monumenti storici intorno a Piazza del Duomo, ovviamente senza data e firma. I fascisti cercano d'infiltrarsi nei gruppi senza mai riuscire a prenderli perché sono sistematicamente depistati. Per non rimanere isolati s'instaura una fitta corrispondenza con Scout stranieri che durerà per tutto il tempo della clandestinità e che permetterà, alle Aquile Randagie, di mantenersi sempre aggiornate metodologicamente con l'evoluzione dello Scautismo mondiale.
Saranno mantenute, per tutto il periodo della clandestinità, le tradizioni dell'inaugurazione dell'anno Scout in settembre, la visita il pomeriggio di Natale all'Ospedale dei Bambini, la festa di Carnevale, il ripetere insieme la formula della Promessa il 23 aprile in comunione ideale con tutti gli Scout del mondo, il Campo di S. Giorgio, il Campo Estivo. I collegamenti fra le Aquile Randagie sono mantenuti mediante la pubblicazione della rivista 'Il Club dei Ceffi' che verrà sostituita da 'Estote Parati' fino al 1940.

Nel 1933 superando grandi difficoltà, una delegazione di cinque Aquile Randagie, aggregata al contingente svizzero, partecipa al Jamboree di Gödöllo (Ungheria) e incontrano Baden-Powell per la prima volta.

Nel 1934 si forma un gruppo di Aquile Randagie con 5 Rover a Monza che avevano mantenuto vivo lo Scautismo clandestino presso l'Oratorio del SS. Redentore. Il 5 aprile avviene l'incontro con Scout Esteri diretti in Pellegrinaggio a Roma per l'Anno Santo.

Nel 1935 Baden (Andrea Ghetti) si laurea in filosofia rifiutando di indossare 'la camicia nera', obbligatoria durante la discussione della tesi; nel corso della festa di laurea comunica la sua decisione d'entrare in seminario e l'imminente partenza.
Le Aquile Randagie partecipano al Campo Nazionale Belga. Il 3 settembre la bandiera dei combattenti italiani è portata da uno Scout belga ai funerali della regina Astrid in Belgio. Allo scoppio della Guerra d'Etiopia, le Aquile Randagie si ribellano a questa guerra di conquista resa necessaria per l'esasperato nazionalismo.

Nel settembre del 1936 Kelly (Giulio Uccellini) partecipa ad un Pellegrinaggio di Scout stranieri a Lourdes e fa voto di condurne uno ufficiale dell'ASCI qualora questa sia ricostruita integralmente. Questo voto sarà sciolto da oltre 400 Scout ASCI nel 1954.

Nell'agosto del 1937 le Aquile Randagie partecipano al Jamboree di Voghelenzang (Olanda) inseriti nella delegazione Scout della Corsica. Il 9 agosto Kelly, Baden e suo fratello Vittorio incontrano Baden-Powell che li riceve ufficialmente come delegazione italiana; ad essi esprime con parole di omaggio la sua solidarietà, sebbene senta tutta la preoccupazione di esporre dei giovani al rischio di una vita clandestina e concede l'investitura di Capo a Kelly e l’incarico di conservare lo spirito dello scautismo e di diffonderlo tra la gioventù italiana, fuori da ogni forma associativa che comportasse vincoli diversi da una coesione morale: tale prudenza è suggerita dalla necessità di evitare incidenti diplomatici, che possano assurgere ad importanza internazionale. Il gesto di B.-P. pone le premesse per il riconoscimento ufficiale delle Aquile Randagie quale gruppo continuatore dell'ASCI, unico autorizzato a riconoscere e fondare nuovi Reparti dopo la ricostruzione.

Nel 1938 le Aquile Randagie partecipano al Jamboree Nazionale Svizzero di Zurigo: "Che chiuse i nostri rapporti internazionali causa la guerra. Ormai però la nostra attività e l’esistenza degli Esploratori Cattolici italiani è nota ai seguenti Stati: Argentina, Austria, Belgio, USA California, Finlandia, Francia, Inghilterra, Olanda, Polonia, Romania, Svizzera, Ungheria". La preghiera dello Scout adotta il "noi" "insegnaci", ecc. per sottolineare la solidarietà, la comunione di preghiera, di rischio, di speranza degli Scout coinvolti fra di loro nella seconda guerra mondiale. "Attualmente la presente guerra ci vede radunati, ogni terza domenica del mese, attorno all’Altare a ricevere la S. Comunione per i nostri compagni sotto le armi, prigionieri o dispersi".

Il 25 marzo 1939 Baden è ordinato sacerdote nel Duomo di Milano dall'Arcivescovo Schuster e diventa Assistente spirituale delle Aquile Randagie.

Il 9 settembre avviene la prima salita in Val Codera, scoperta da un'Aquila Randagia, paradiso perduto sconosciuto e con possibilità di fuga in Svizzera. L'addetto alla Segreteria Vaticana, Monsignor Montini, in un colloquio con Baden sull'opportunità o meno di continuare lo Scautismo in forma clandestina, non esita a dichiarare che conviene continuare a conservare il metodo e lo spirito dello Scautismo nella prospettiva di un futuro, sostenendo la tesi che è buona cosa mantenere vive tali forze intatte; nel caso di ritorno a una libera forma di vita sociale, esse avrebbero validamente contribuito al rinnovamento del mondo giovanile pur nell'eventualità del pericolo che la vita clandestina comporta.

Nel 1940 iniziano le guerre in Albania, Somalia e Libia, Grecia. Le Aquile Randagie mantengono una fitta corrispondenza con gli Scout al fronte e nei campi di concentramento, causando un intervento dell'ufficio Censura Corrispondenza di Roma insospettito da alcuni termini come aquile randagie, estote parati, traccia pensando si tratti di un codice cifrato e scatta una severa inchiesta militare.

Il 4 ottobre 1942 su un quotidiano si legge: "È stato trasportato all'ospedale Maggiore, trovato privo di sensi e sanguinante sullo stradale tra Niguarda e Bresso. Versa in gravi condizioni per le lesioni in tutto il corpo (rottura di tre costole, commozione cerebrale) e la frattura della clavicola sinistra tanto che non si è potuto interrogarlo, ma non è dato sapere in quali circostanze sia stato investito". E’ in questo modo che viene diffusa la notizia dell’agguato teso dagli squadristi fascisti a Kelly che in bicicletta stava raggiungendo le sue Aquile Randagie in uscita. Kelly rimarrà menomato nell'udito dell'orecchio destro che gli causerà anche la perdita dell'equilibrio.
Inizia l'esperimento Scautistico nel Seminario Teologico della Diocesi Ambrosiana a Venegono con due direttrici: una propagazione dello Scautismo per opera diretta dei novelli sacerdoti e la seconda costituzione di un Reparto Scout tra i chierici del seminario.

Nell'inverno 1943, di ritorno in bici da una uscita a Caronno le Aquile Randagie vengono sorprese da un bombardamento aereo.

Il 26 luglio durante la Messa al Campo Estivo delle Aquile Randagie con una squadriglia di romani e parmensi a Colico, un fattore annuncia la caduta del Fascio che provoca un naturale scoppio di gioia e commozione di tutti; Baden si riprende e urla: "la Messa continua". Si profila la possibilità della ricostruzione dell’ASCI sciolta nel 1928 e l'Arcivescovo Schuster incoraggia il risorgere dell'ASCI lombarda e approva i quadri dirigenti lombardi da tempo preparati.

La rinascita dell’ASCI

È doveroso conoscere lo sforzo e il determinante contributo delle Aquile Randagie per l’indipendenza dell’ASCI dall’Azione Cattolica. "Se per gli altri, si parla di rinascita, per noi Aquile Randagie si tratta di continuazione". Figurarsi la reazione delle Aquile Randagie che avevano rischiato, e grosso, sotto il fascismo rinunciando persino a una sede per non essere minimamente condizionate nella propria libertà, quando sentono che la Direzione Centrale della Gioventù Maschile dell’Azione Cattolica aspira ad assorbire e trasformare l'ASCI in una semplice sezione dell'Azione Cattolica. Immediatamente si attivano presso il Commissariato Centrale Scout e presso persone influenti per ottenere la totale autonomia dell’ASCI.

Eloquente è l’intervento di Baden e Kelly che nelle 'Ragioni adottate per ottenere che l'ASCI abbia vita e organizzazione autonoma' scrivono: "Qualunque modificazione nelle sue forme organizzative, nelle sue costituzioni interne toglierebbe al metodo Scout gran parte del suo esistere. Questo perché lo Scautismo cattolico ha una sua spiritualità ed è depositario di uno spirito Scout che ventisette anni fa non esisteva affatto. Tutto il resto è in funzione di questo spirito, senza il quale il metodo Scout è da ridursi a semplice forma di attivismo pedagogico". La presa di posizione è drastica: "O ricostruire lo Scautismo cattolico integrale come era e come è, oppure non ricostruirlo per niente".
Un’altra aquila randagia scrive a Kelly: "Fra tante persone che oggi spuntano da ogni parte ci sarà qualche inevitabile differenza di idea e di concezioni però abbiamo il diritto ed il dovere di pretendere che l’ASCI risorga come era un tempo, senza svisature o adattamenti che ne abolirebbero la sua prerogativa a noi tanto cara; che rinasca così come l’abbiamo attesa, discussa, sognata in tanti anni di fiduciosa e tenace aspettativa. Altrimenti avremo sciupato tutti gli anni trascorsi se ora non riuscissimo a far risorgere integro e senza compromessi ciò che ha formato l’ideale degli anni migliori della nostra giovinezza. Su ciò approvo in pieno la tua ortodossia certo che con Baden saprete dare fin dai primi giorni il giusto indirizzo al movimento. Meglio pochi e senza mezzi come sempre siamo stati, ma liberi e indipendenti; quindi niente oratori in uniforme, niente influenze di estranei o compromessi con altre organizzazioni, niente iscrizioni di massa e soprattutto completa apoliticità!".

Nonostante la difficoltà dei mezzi di trasporto, Baden si reca a Roma da Monsignor Montini per concordare il risorgimento dello Scautismo, coinvolgendo personalità influenti del mondo cattolico che perorino la causa. In molte parti d'Italia si intraprendono preparativi e studi in vista della ripresa dell'ASCI e molti si rivolgono alle Aquile Randagie. La preoccupazione di Kelly e Baden è in un primo tempo di mettere basi solide per uno scautismo puro e integrale, cose impossibili ad aversi con conoscenza, partecipazione e organizzazione superficiale. "La dura lotta per il riconoscimento dello scautismo e dell'indipendenza dall'Azione Cattolica e quindi la nascita dell'ASCI deriva in gran parte dall'impronta metodologica ortodossa dello scautismo da parte delle Aquile Randagie che condiziona ed in seguito avrà la collaborazione del Commissariato Centrale per il mantenimento dello Spirito Scout sperimentato durante la clandestinità".

La nascita dell’O.S.C.A.R.

Con l’8 settembre tutto precipita per l’ASCI lombarda: la comunicazione dell'Armistizio è ricevuta alla stazione di Bergamo mentre le Aquile Randagie devono incontrarsi con altri capi milanesi per discutere dell'ASCI risorta e della questione Azione Cattolica. Lo Scautismo milanese, riprende la sua posizione clandestina.
Ma un nuovo problema sorge impellente. Alle Aquile Randagie è chiesta l'organizzazione dell’espatrio in Svizzera di alcuni ex prigionieri. In un primo momento le Aquile Randagie hanno l’impressione che si tratti di casi sporadici, ma poi la realtà rivela che si tratta di un fenomeno di grande portata. Essi aiuteranno: ex prigionieri inglesi e greci, americani, russi, serbi, e quindi ebrei, giovani sbandati o renitenti alla leva, antifascisti e perseguitati di ogni fede politica, preallarmi ai ricercati dalle SS e dai fascisti. Nasce così l’O.S.C.A.R. (Opera Scoutistica Cattolica Aiuto Ricercati) approvata silenziosamente dall'Arcivescovo Schuster, ideata dai responsabili delle Aquile Randagie milanesi che si avvarrà anche di collaboratori esterni. Si può calcolare da un minimo di 15 persone all'inizio a più di 40 negli altri mesi con notevole collaborazione del clero, di appartenenti alla Questura e uffici investigativi delle polizie tedesche e fasciste, di appartenenti a varie associazioni cattoliche.

La prima attività è la fabbricazione di false tessere annonarie, permessi di circolazione, carte di identità intestate a nomi fittizi con la residenza in territori occupati già dalle truppe alleate. Di conseguenza bisogna trovare alloggio presso conventi o case ecclesiastiche in attesa di momenti favorevoli per attraversare il più velocemente possibile il confine con la Svizzera nella zona di Varese. "Il nome di OSCAR all'orecchio di chiunque poteva sembrare il nome di una persona, perciò la comunicazione avveniva telefonicamente pur sospettando la sorveglianza dei telefoni. Chi doveva portar fuori gli ebrei segnalava: ‘Ciao Oscar, Oscar come stai, allora c'è da fare quella solita passeggiata o si deve fare quel deposito o devi portare quel pacchetto, allora ci troviamo al solito posto’. Tutto questo poteva sembrare una conversazione tra amici". In parallelo le Aquile Randagie intuiscono che il popolo stremato e sfiduciato ha bisogno di essere correttamente informato sugli avvenimenti per credere e sperare nella vittoria finale. Le Aquile Randagie collaborano alla diffusione clandestina de ‘Il Ribelle’ scritto e stampato da un coraggioso gruppo di cattolici che annovera, fra gli altri, Baden. "Per un valido ideale la gente è pronta anche a morire".

Nonostante i molteplici impegni le attività Scout delle Aquile Randagie non si arrestano. L'attività dell'O.S.C.A.R. si riassume in 2.166 espatri clandestini, 500 preallarmi, 3.000 documenti falsi, una spesa di 10 milioni di lire di quel tempo.

Il metodo Scout e l’O.S.C.A.R.

Se da un lato l'iniziativa dell'O.S.C.A.R. non costituiva in fondo che il collaudo dello Spirito Scout di fronte alla vita, vivere cioè, nella dimensione più totale lo spirito di servizio e le parole della Promessa "aiutare gli altri in ogni circostanza", d'altra parte storicamente, essa costituiva un inserimento attivo nelle forze della resistenza, un allinearsi di forze cattoliche, modeste, ma validamente operanti, accanto a quanti collaboravano al movimento di liberazione.
La coesione tra Capo e gruppo, l'abitudine a una vita rischiosa per gioco, la resistenza fisica, la tecnica Scout del collegamento e della segnalazione erano ingredienti di O.S.C.A.R. la cui scelta era quella di aiutare i più deboli, i dimenticati, i bisognosi, i soli, vivendo il vero cristianesimo.

I dolorosi tributi delle Aquile Randagie

L’attività dell’O.S.C.A.R., la diffusione de ‘Il Ribelle’, la ‘Carità dell’Arcivescovo’ infastidiscono il potere delle SS e dei Fascisti che iniziano la caccia all’uomo. Si cominciano i primi arresti, le torture e, purtroppo, le esecuzioni. Tenuto conto del modesto numero dei componenti dell’O.S.C.A.R. il tributo è alto: arresto di Don Enrico Bigatti e Don Giovanni Barbareschi, fucilazione di Carlo Bianchi a Fossoli, uccisione di Peppino Candiani di 19 anni al confine italo-svizzero durante un espatrio, morte di Teresio Olivelli nel campo di concentramento di Hersbruck, morte di Rolando Petrini a Gusen, morte di Franco Rovida a Mauthausen, fucilazione di Nino Verri, ordine di cattura per Baden con l’ordine di sparare a vista che, per errore, è ricercato col nome di Don Betti, ordine di cattura per Don Aurelio Giussani.

Il periodo di ricostruzione del dopo-guerra

Nella parte d’Italia liberata dagli Alleati, fremono i preparativi per il rilancio dell’ASCI, numerose sono le riunioni del Commissariato Centrale con relative circolari; una di queste richiede alle Aquile Randagie l’organizzazione della gerarchia dell’ASCI lombarda che si trova sotto l’occupazione tedesca. "Per quel che riguarda la regione lombarda, la gerarchia è già praticamente costituita dato che la nostra attività è stata ininterrotta dal 1928. Quindi per noi non è una ripresa, ma la continuazione del lavoro che da venticinque anni stiamo svolgendo". Ma la preoccupazione delle Aquile Randagie è per la difesa dell'ortodossia Scout che vantano, non senza ironia: "Pensiamo che quindici anni di lavoro continuo dal 1928 ad oggi ci possono autorizzare a presentare uno Scautismo 'aggiornato' non a tavolino, ma alla prova di una quotidiana esperienza".

L’attività delle Aquile Randagie continua nell’immediato dopo-guerra con gesti di prevenzione contro gli odi e le vendette verso i vinti, per esempio con un presidio "armato" della stazione ferroviaria di Sesto S. Giovanni per lasciare passare un treno sanitario tedesco.

L’apporto metodologico delle Aquile Randagie viene travasato mediante la cura della formazione Capi inaugurando il Campo Scuola di Colico con il primo Campo Scuola lombardo per Capi Clan e il primo per Capi Esploratori. Anche l’importante carenza metodologica della Branca Rover ferma al 1928 con l’esistenza dei Senior da l’opportunità a Baden di inventare il Roverismo italiano, sulla base delle conoscenze delle esperienze cattoliche belga, francese svizzera, originando il Clan, le giornate dello spirito, il Noviziato, la B.A. di Natale, la Carta di Clan, il Capitolo, l’Inchiesta, l’Impresa, il Servizio, la spiritualità della strada, il Campo di Clan, la vita rude, la Strada maestra di vita semplice povera faticosa, la Comunità del Servizio, la Partenza.

E la strada continua!

"Quando venne il triste momento dello scioglimento, ci siamo detti che tutto il bene da noi ricevuto non doveva essere negato agli altri e che il metodo Scautistico doveva essere salvato. Nostro scopo fu di conservare lo spirito ed il metodo con l’attiva applicazione onde nulla fosse dimenticato e per trovarci tutti allenati e pronti pel momento nel quale avremmo potuto riprendere la nostra attività. Non cessammo quindi le nostre adunate domenicali che, ininterrottamente, svolgemmo in tutti questi 17 anni non senza pericoli ed anche percosse. Oltre alle adunate domenicali curammo lo svolgersi dei campi di fine settimana e quelli estivi, demmo vita alla visita ai bambini dell’Ospedale. Se abbiamo curato la parte tecnica dello scautismo, non trascurammo però la parte religiosa, ben sapendo che fine dello scoutismo stesso è di fare amare Dio con convinzione. Lo Scautismo, il cui sistema pedagogico ha per scopo di formare un tipo ben definito: LO SCOUT, causa e meta dello Scautismo stesso. Non tutti possono essere Scout, bisogna avere delle possibilità morali e fisiche speciali, quasi direi una vera e propria vocazione.

Lo Scout deve essere l’individuo di carattere, leale, puro, gioioso, capace di badare a se stesso e sempre pronto ad aiutare gli altri, deve avere spirito di iniziativa, di sacrificio, essere amante della natura, della vita all’aperto, deve, soprattutto, servire ed amare Dio per convinzione e non per convenienza. Il nostro, quindi, non è e non può essere un movimento di masse o di puerili adattamenti, ma un lavoro di specializzazione".
Alla spontanea domanda relativa alla portata dell’esperienza delle Aquile Randagie, è Baden che risponde: "L'ideale di servizio al prossimo, l'impegno delle proprie capacità al servizio altrui, quello insomma che B.-P. chiama "civismo", facevano infatti da significativo contrappeso al facile egoismo che dilagava in ogni ceto sociale, dopo una guerra tanto vasta e prolungata. Risente lo Scautismo attuale in modo particolare dell'esperienza dello Scautismo lombardo clandestino? Certamente si può affermare che i valori di spiritualità sono in rapporto con l'esperienza del movimento clandestino. Non bisogna inoltre dimenticare che è legata ad esso la diffusione in Italia del metodo Scout per il clero, e la conseguente riscoperta da parte di quest'ultimo di quei particolari valori dello Scautismo che più si presentavano ad una sua interpretazione in senso cristiano".


Kelly e Baden.

Giulio Cesare Uccellini nasce a Milano l' 11 marzo 1904. Capo e animatore delle Aquile Randagie dal 1928 al 1945 con il nome di battaglia di "Kelly"
Il profilo più espressivo della sua personalità unica e irripetibile può essere così sintetizzato:
Un rigoroso "stile personale"; uno spiccato senso dell'humor; un lucido coraggio che lo espose a notevoli rischi personali (subì un'aggressione fascista che lo menomò gravemente dell'udito); la dedizione totale all'educazione dei ragazzi in una visione del mondo piena di "interesse e di amore"; una Fede semplice, profonda e concreta.
Dietro ad ogni impresa è sempre riconoscibile un uomo o una donna che, offrendo ogni propria risorsa materiale e spirituale, si fa carico dei problemi e supera gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento del suo disegno.
Il ruolo di far sopravvivere lo Scoutismo nel ventennio della dittatura fascista (l'obiettivo) è stato, in questo spirito, svolto da Giulio Cesare Uccellini ("Kelly"), che aveva praticamente consacrato la sua vita allo Scoutismo Cristiano, rinunciando alla carriera professionale (sarebbe stato per lui molto facile), a fondare una sua famiglia e prendersi cura di se e preoccuparsi della sua salute. Kelly ha voluto essere un amico, un fratello, un aiuto per tutti i ragazzi incontrati, con i quali ha condiviso l'avventura Scout: era vicino a ciascuno di loro e faceva suoi, con straordinaria semplicità, tutti i loro problemi.
A loro offriva anzitutto il suo modello di uomo che aveva fatto la scelta di uno Scoutismo integrale, vissuto in ogni momento della giornata, osservante del modo di essere Scout in tutte le situazioni, per altri magari banali, attento ad una relazione interpersonale sempre stimolante, creativa ed esigente.
Di fronte all'implacabilità del male che lo ha condotto, appena cinquantenne, alla morte, avvenuta il 23 marzo 1957, non ha mai mutato il suo comportamento o rinunciato al suo sorriso.
Ha voluto essere sepolto in divisa, con il foulard di Gilwell ed i quattro tizzoni del D.C.C. internazionale.

 

Monsignor Andrea Ghetti "Baden" nasce a Milano l' 11 marzo 1912
Nel 1925 diventa Scout nell'XI° Riparto ASCI e vi rimane fino al 1928 iniziando l'attività di clandestino tra le Aquile Randagie appena costituite da Uccellini, Binelli e altri giovani capi.
Dopo due anni nella facoltà di medicina, si laurea in filosofia alla Cattolica di Milano.
Nel 1935 entra nel Seminario Lombardo di Roma e nel 1937 è ordinato sacerdote.
Tornato a Milano insegna religione, filosofia e storia prima a Lecco poi al Collegio San Carlo, che diventa la base operativa del gruppo animatore delle Aquile Randagie, protagonista di innumerevoli episodi di salvataggio di ebrei e di perseguitati politici durante la 2^ Guerra mondiale.
Nel 1945, a guerra finita, diventa Assistente Regionale dell'ASCI Lombarda; è sempre in prima fila nei momenti più forti di testimonianza di servizio e di carità; a Dachau con la prima colonna di aiuti del Vaticano, con la "Freccia Rossa" (raid di 25 Guzzini da Milano a Oslo a favore dei piccoli mutilati di guerra), nel Polesine devastato dall'alluvione, al confine con l'Ungheria durante la sanguinosa rivolta terminata con l'occupazione russa, sempre con i suoi Rovers, animatore e guida spirituale.
Nel 1959 diventa Parroco della Chiesa di Santa Maria del Suffragio, tra le più popolose di Milano, continuando l'assistenza religiosa nel locale Gruppo Scout da lui costituito.
La sua Morte, il 5 agosto 1980 mentre seguiva una Route del suo Clan "La Rocchetta", ha coronato una vita dedicata in massima parte all'educazione Scout. Creatore di un nuovo Scoutismo Cattolico Italiano per i giovani dai 16 ai 21 anni (Roverismo), cofondatore del Campo Scuola di Colico, fondatore e redattore della rivista "R.S. Servire", Baden continua ad essere un modello per tutti i Capi e gli Assistenti Spirituali che hanno fatto della Legge Scout la loro Legge di Vita.

Baden è il paroliere delle canzoni Scout: Madonna degli Scout, Il richiamo della Strada, La luna sulle vette, Col cappellone ed un giglio d’or.

PREGHIERA DEL MATTINO (di Baden)

Signore dammi la grazia di scoprirti ogni mattina nelle Tue parole che non muoiono.
Di seguirti sul Calvario per offrire me stesso, tutto me stesso, per ignoti fratelli.
Di vederTi sotto il Pane Eucaristico che sazia ogni fame e sotto il volto
sudicio dei poveri. Rivelarti entro di me, per rendermi inquieto
della mia mediocrità del mio egoismo e delle mie cadute.
Dammi la Verità, la Tua, che mi renda libero delle cose del tempo
e dagli orgogli umani. Nel Tuo Spirito, Signore, che è Vita !
Così sia


LA LUNA DELLE VETTE

La luna che risplende inonda di luce
le vette che scintillano lassù;
la nenia che cantiamo sull'ali del sogno
lontano porta i cuori e fa sognar:
sognar lontani dì, l'antica libertà
del tempo che già fu, del tempo che sarà…

Lontano ci risponde lo scroscio del fiume
che scorre tra le rocce con fragor;
sotto un manto di stelle la fiamma si innalza
guizzando verso il cielo fin che muor.
Ma mai non può morir, non morirà mai più
la fiamma che ravviva la nostra gioventù…
Non morirà mai più!

Parole e musica di Volpe Azzurra - Baden

 

 

 

 

COL CAPPELLONE

L'Esploratore tenace resterà
e la promessa sua non tradirà
ma forte ognor, fedele ancor
all'ideale che non muor.

L'Asci un bel giorno il cuore ci rapì
e tanta gioia ci portò così
che se un bel dì
l'Asci risorgerà
tutti compatti ci troverà.

Col cappellone e un giglio d'or,
sempre restiamo esplorator.
Se l'Asci è sciolta non morirem,
con voce franca cantiamo insiem:

su per i monti lieti saliam
e in faccia al sole l'urlo lanciam;
dall'alte cime si leverà
il nostro canto che ancora dirà:

quando quell'ora udrem suonar
e l'Asci ancora potrà marciar,
gigliate fiamme, vecchi guidon
sventoleranno tra le canzon.

Parole di Baden.


Bibliografia

Lord Baden-Powell, Scautismo per ragazzi, editrice Nuova Fiordaliso
Mario Sica, Storia dello Scautismo in Italia
don Giorgio Basadonna, ...Sempre pronto! un profilo di don Andrea Ghetti, editrice Ancora, 1994
Arrigo Luppi, L'inverno e il Rosaio.
http://www.monsghetti-baden.it

http://www.tuttoscout.org


 

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